Professione coach: ma si guadagna facendo il coach?

Professione coach: ma si guadagna facendo il coach?


Professione coach: è vero che fare il coach può essere un'attività (molto) lucrativa?


La maggior parte dei percorsi di formazione per coach mettono in bella evidenza che il coaching, a livello internazionale, è un'attività in forte crescita (dato che sembra corretto) lasciando presupporre, nell'interpretazione di chi legge, che ci sia ampio spazio per crearsi una professione in tale campo.

Senza considerare, all'interno di questo post, l'importante tema di definire cosa intendiamo nello specifico per coaching (trovando sotto questa etichetta attività di vario tipo, quali ad esempio consulenza individuale, formazione individuale, terapia, sebbene in Italia riservata a professioni ordinistiche, venditori di corsi di formazione o di coaching camuffati da coach, e quant'altro, e nonostante la varietà di approcci al coaching, che rendono molto diverse le reali attività svolte), in sintesi esplorerò alcuni punti centrali della "professione coach" troppo spesso taciuti nelle roboanti lettere di vendita degli istituti che promuovono i corsi per chi si avvia a fare tale attività.

Anni fa ero stato invitato dal membro del direttivo della "più rappresentativa" associazione di Coach elvetici ad una loro riunione. Nel corso della riunione venne posta una domanda ai vari membri dell'Associazione: chi di voi vive di solo coaching? Nessuno alzò la mano, solo uno dei membri affermò di lavorare per la gran prevalenza con il coaching, sottolineando anche che si trattava di business coaching e che gran parte del suo fatturato era garantito da due grossi contratti di due grandi aziende, che poi inviavano i loro manager a lui in coaching. E gli altri: chi faceva il coach come dopolavoro, chi come hobby, chi come diversificazione dell'attività di consulenza o formazione, chi come complemento ad attività di formazione o consulenza...

Quindi uno solo dei membri più significativi della più importante associazione svizzera di coach svolgeva attività di coaching a tempo quasi pieno!

Sentendo i resoconti (non pubblici) di vari operatori nel settore in Italia la situazione non è molto diversa.

Ma allora, dov'è questa "attività in grande crescita" che sembra promettere fantastici futuri a chi si avvicina che, se va bene, la maggior parte di coach presenti lo fanno come attività dopolavoristica o poco di più?

Premetto che, con le adeguate abilità e conoscenze, l'attività del coach può diventare un'attività anche fortemente remunerativa. Ripeto: con le adeguate abilità e conoscenze.

E quali sono queste adeguate abilità e conoscenze?

Non basta saper fare bene il proprio lavoro

Non basta saper facilitare il cambiamento desiderato dal coachee (il cliente del coach) e raggiungere risultati strepitosi nelle sessioni di coaching: questo è molto importante ma non basta.

Altre abilità e conoscenze indispensabili

Oltre a saper fare bene il proprio lavoro da coach, occorre anche imparare tutto quanto necessario per avviare e sviluppare un'attività professionale, come può valere per un avvocato o per un altro professionista.

Conoscere e saper sviluppare un adeguato business model, scrivere un business plan tenendo conto del budget, ideare e mettere in azione un piano e un calendario di marketing e comunicazione, saper vendere la propria professionalità in contesti pubblici o one-to-one sono alcune delle abilità e conoscenze assolutamente da sviluppare assieme ad un atteggiamento che consenta di superare i diversi no che incontrerete sulla vostra strada, imparando produttivamente dagli errori non solo nelle sessioni di coaching, ma anche nel business model, nelle strategie di marketing e comunicazione, ecc.

"Guardare in alto con i piedi per terra"

Un po' di sano realismo assieme a abilità e conoscenze adeguate e obiettivi ambiziosi possono consentire di raggiungere risultati rilevanti e rendere l'attività del coach un'attività lucrativa.

Per chi si avvicina all'attività del coach sperando di farne una nuova attività vi dico che, nonostante tutte i proclami che trovate in giro,

sarà molto ma molto dura.

Partire con il piede giusto

Partite con il piede giusto verificando tutto quello che vi viene detto da chi propone i corsi, senza cadere vittima delle dichiarazione di un marketing troppo aggressivo. Informatevi per bene, confrontate e attenzione: ci sono differenze rilevantissime nella qualità dei corsi che trovate sul mercato, al momento il coaching non è un'attività regolamentata (e anche se lo fosse, dato quello che succede anche nelle realtà regolamentate, risulta fondamentale informarsi bene prima di fare le scelte; sbagliare sarebbe oltremodo costoso). Ragionate non solo in termini di costo ma soprattutto di investimento e cercate la qualità, l'eccellenza formativa (indagando sotto la superficie dei fuochi d'artificio del marketing con cui vi si presentano e puntando alla sostanza): solo i coach che si distingueranno per risultati di qualità che raggiungono resteranno e prospereranno sul mercato.

Per concludere

Ma allora, si può rendere il coaching un'attività professionale soddisfacente anche dal punto di vista della remunerazione?

La risposta è senza alcun dubbio SI', si può farlo, purché, come detto più sopra, vengano acquisite o si possiedano già un insieme articolato e adeguato di abilità e conoscenze.

Per chi desidera avvicinarsi e svolgere questa fantastica attività posso dire: "ne vale la pena".

In bocca al lupo!

Andrea

I corsi 2019-2020 di Coaching della Scuola di Alta Formazione Talenti


Master Coaching, in convenzione con il Centro Universitario Internazionale, certificazione Centro Universitario Internazionale

Certificazione Coach, in convenzione con il Centro Universitario Internazionale, certificazione Centro Universitario Internazionale

I corsi 2019-2020 in Programmazione Neuro Linguistica della Scuola di Alta Formazione Talenti


Professional Practitioner in PNL, possibilità di certificazione internazionale Meta International 

Professional Master Practitioner in PNL con Andrea Frausin

Original NLP International Trainers Training con Frank Pucelik, co-fondatore della PNL (assieme a Bandler e a Grinder), e Andrea Frausin, edizione 2019, seconda ed ultima edizione, possibilità di certificazione internazionale Meta International

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